Gli outcome del trapianto di polmone nei pazienti con infezione da HIV non sono inferiori rispetto ai pazienti senza l’infezione virale. Le persone sieropositive ben selezionali, dunque, possono raggiungere tassi di sopravvivenza comparabili alle persone senza l’infezione. È la conclusione cui è arrivata una ricerca condotta da Jack Donohue e colleghi dell’Università di Pittsburgh, in Pennsylvania (USA). I risultati sono stati presentati su Clinical Transplantation.
Il team ha preso in considerazione il database United Network for Organ Sharing (UNOS) e gli endpoint primari erano la mortalità e il rigetto da trapianto. Lo studio ha coinvolto, complessivamente, 17.487 pazienti, di cui 67 sieropositivi che erano mediamente più giovani e avevano una pressione arteriosa polmonare più alta.
Dall’analisi non sono state riscontrate differenze nel tempo di sopravvivenza al trapianto/ricevente tra i due gruppi. I riceventi sieropositivi, però, avevano tassi più elevati di dialisi post-trapianto (18% vs. 8,4%, p =0,01).
Clin Transplant (2024) – doi: 10.1111/ctr.15246